UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Eletto Arcivescovo don Tolentino Mendonça

Qui la sua relazione al Seminario Disabili di Assisi 2018
7 Giugno 2018

Il papa ha eletto Arcivescovo titola di Suava, nonché Archivista e Bibliotecario di Sanata Romana Chiesa, il revenrendo José Tolentino Calaça de Mendonça che abiamo conosciuto e apprezzato al Seminario nazionale del settore disabili tenuto ad Assisi nell'aprile scorso. Qui ha tenuto la relazione  Per essere iniziati alla fede: i cinque sensi.

Prima di questa nomina padre Mendonça era noto sopratutto per essere stato invitato da papa Francesco a  predicare gli Esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana, che si sono svolti a inizio quaresima.

Teologo, poeta e scrittore di fama internazionale, Tolentino è nato a Machico, in Portogallo, nel 1965. Ordinato sacerdote nel 1990. Vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona e consultore del Pontificio Consiglio della cultura. Il professore portoghese collabora con “Avvenire”, avendo firmato tra le altre cose, la rubrica “La piccola via delle grandi domande”. Tra i titoli più noti della produzione di Tolentino ricordiamo Il tesoro nascosto, Nessun cammino sarà lungo. Per una teologia dell’amicizia, Padre nostro che sei in terra, La lettura infinita. La Bibbia e la sua interpretazione, Chiamate in attesa, Liberiamo il tempo. Piccolo manuale sull’arte di vivere.

Il testo che ha fatto da sfondo all’intervento al Seminario nazionale del Settore disabili è però il recente La mistica dell’istante. Tempo e promessa (edito nel nostro paese da Vita e Pensiero nel 2015). Nel suo scritto Mendonça racconta la possibilità di un‘esperienza di Dio qui ed ora, accessibile a tutti, a partire dai cinque sensi.

I sensi sono il portale d’ingresso un viaggio interiore che coinvolge tutto l’uomo: l’anima, ma anche il corpo, le sensazioni e le relazioni. L’olfatto, il gusto, l’udito, il tatto, la vista e il loro operato sono linguaggi della fede, variazioni infinite sul tema del corpo come lingua materna di Dio, che le Scritture attestano.

Ogni istante diventa così la possibilità di un incontro tra il presente e l’infinito, lo spazio in cui la vita di Dio e quell’uomo si accarezzano e si avvicinano, il “contatto tra le infinite possibilità di Dio e l’esperienza mutevole dell’umano”.

Quella che Mendonça chiama “mistica del presente” mostra la vita spirituale non come astrazione, o proiezione immaginaria accanto alla vita, ma come esigenza di esperienza, di attenzione e di immersione dentro di essa. È una spiritualità che domanda non uno stato di impermeabilità ma di profonda porosità alla vita. Una mistica possibile e praticabile, qui ed ora.

A partire dalla relazione di Mendonça la prospettiva qualificante del Seminario nazionale del Settore disabili sono state appunto quella dei sensi. Essa si espressa mediante la mostra O tutti o nessuno! alcuni strumenti pastorali inclusivi e nella proposta di cinque atelier esperienziali: 

  • B1 Ciò che le nostre orecchie hanno udito
    Un'esperienza di narrazione biblica sui racconti della creazione
    ANDREA BALLARIN - PAOLO MONZANI, Presbiteri della diocesi di Modena, impegnati in parrocchia e nella formazione
  • B2 Ciò che i nostri occhi hanno veduto
    Cinema: sguardo rivelatore
    SERGIO PERUGINI, Commissione Nazionale valutazione film Ufficio nazionale Comunicazioni Sociali
  • B3 Ciò che le nostre mani hanno toccato
    Fare esperienza delle opere d'arte con le mani
    ISABELLA SALANDRI, Responsabile della didattica speciale per i Musei Vaticani,
    E COLLABORATORI
  • B4 Gustate e vedete
    After-hours al buio
    VALTER SCARFIA, Esperto di tecnologia applicata ai non vedenti e sound designer
  • B5 Come olio profumato
    Dai profumi della Bibbia all'esperienza di fede