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LE PRIORITA' DI IMPEGNO EMERSE DAL CONVEGNO NAZIONALE DELLE MISSIONI ITALIANE DEL BELGIO. IL CARD. DANNELS BENEDICE LA NUOVA SEDE DELLA DELEGAZIONE NAZIONALE DELLE MISSIONI

Fondazione Migrantes

BRUXELLES (Migranti-press) - Nel tardo pomeriggio del giovedl 17 aprile u.s. è stata inaugurata la nuova sede della Delegazione nazionale delle Missioni Cattoliche italiane in Belgio. Una cerimonia semplice ma significativa cui hanno partecipato numerosi operatori pastorali italiani che lavorano tra i nostri emigrati in Belgio, il card. Godfried Dannels, primate della Chiesa del Blegio, S.E. Mons. A. Garsia, presidente della Migrantes e l´Ambasciatore d´Italia in Belgio, dò. Corrias.
Nelle parole rivolte ai presenti dopo la benedizione il cardinale ha affermato: "Questa sede è un segno concreto della grande importanza che la nostra Chiesa dà al lavoro svolto dalle Missioni italiane".
Dal canto suo S.E. Mons. A. Garsia ha invitato a non contrapporre la necessaria integrazione nel paese e nella Chiesa del luogo con il mantenimento dell´identità: "Sono due valori che si completano, anzi si arricchiscono veramente solo se contestualmente realizzati".
La nuova sede sita in Bruxelles, Rue des Drapiers 24, è pure sede del segretariato di coordinamento pastorale della città di Bruxelles, vuole quindi diventare luogo di comunicazione, di confronto - oltre che di programmazione per attività comuni - tra i vari operatori pastorali italiani che continueranno ad operare nei vari quartieri della capitale belga.
In antecedenza si era svolto a Ciney (14-17 aprile) l´annuale convegno delle missioni cattoliche in Benelux. Si è trattato di un convegno di verifica del lavoro svolto negli ultimi sette anni e delle decisioni prese in un analogo convegno tenuto sempre a Ciney (´92).
I partecipanti al convegno hanno fissato tre priorità di intervento nella loro azione pastorale:
1. Proseguire e rafforzare un attivo inserimento a tutti i livelli della Chiesa locale in cui si vive. Inserimento che non deve ridursi alle celebrazioni e ad altri momenti vissuti in comune, ma anche all´assunzione di corresponsabilità e alla partecipazione ai momenti di elaborazione dei piani culturali e pastorali.
2. Promuovere la formazione e la partecipazione dei laici alla vita della Chiesa locale della Missione. Non ci sarà partecipazione valida se non c´è una adeguata formazione. Da qui l´impegno alla preparazione soprattutto degli animatori pastorali.
3. Attenzione e fiducia nei confronti dei giovani. Dopo alcuni anni di slancio che hanno visto organizzare vivaci meetings giovanili "è giunto un momento di stanchezza che però è anche di ripensamento". Si vuole ora riprendere il coordinamento dei giovani e la formazione degli animatori giovanili in collaborazione con simili iniziative della Chiesa locale.