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Notiziario UCN 1/1996
II Inc. Nazionale Responsabili Catechesi dell'Handicap Chianciano, 22-24 marzo 1996
Programma del XXXI Convegno UCD e del VI Inc. Naz.Responsabili IRC


Ufficio Catechistico Nazionale

EDITORIALE
Don GIUSEPPE BETORI
Direttore dell´Ufficio Catechistico Nazionale



«Il nostro non è il tempo della semplice conservazione dell´esistente, ma della missione.
E il tempo di proporre di nuovo, e prima di tutto, Gesù Cristo, il centro del Vangelo. Ci
spingono a ciò l´amore indiviso di Dio e dei fratelli, la passione per la verità, la
simpatia e la solidarietà verso ogni persona che cerca Dio e che, comunque, è cercata
da Lui». Queste parole, che Giovanni Paolo II ha pronunciato quasi all´apertura del
suo discorso all´assemblea del III Convegno ecclesiale a Palermo, possono ben
riassumere la motivazione più profonda della nostra attenzione al mondo dei disabili
per un annuncio pieno della parola della salvezza e per un aiuto amorevole nel
cammino della piena esperienza della fede.
L´attenzione privilegiata ai poveri, che caratterizza le nostre Chiese in questo decennio
dedicato alla "evangelizzazione e testimonianza della carità", ha per il nostro settore
catechistico una particolare attuazione verso questi fratelli più deboli, che nella nostra
comunità non trovano sempre quell´accoglienza e quel sostegno cui hanno diritto - per
ripetere le parole del Papa - come persone che cercano Dio e sono cercate da Lui. E
doveroso qui ricordare quanto al riguardo affermato nella sintesi dei lavori del terzo
ambito dello stesso Convegno di Palermo: «Non esiste comunità cristiana senza
servizio della carità, che - a sua volta - non può esistere senza celebrazione
dell´Eucaristia e ascolto della Parola. Comunità, Eucaristia, annuncio del Vangelo e
servizio ai poveri sono tra loro legati; rappresentano dimensioni costitutive della
Chiesa e della vita cristiana. Per questo è necessario che tutti, e in particolare i
disabili, siano accolti nel cammino di fede e nella vita sacramentale».
Sono parole che ci incoraggiano su un cammino che abbiamo intrapreso da qualche
anno e che ha avuto una ulteriore significativa tappa nel Convegno nazionale, che nello
scorso mese di marzo, ha visti riuniti a Chianciano oltre 150 responsabili diocesani e
operatori delle realtà associative e delle istituzioni che si pongono a servizio dei
disabili per la loro crescita nella fede. I numeri dicono una crescita della presenza
complessiva e delle diocesi rappresentate, rispetto al primo appuntamento di due anni
fa. Vogliamo coglierlo come un segno di incoraggiamento in un cammino di
sensibilizzazione che fatica ancora a decollare in modo decisivo.
Il tema affrontato nel Convegno è quello dell´educazione morale e fa seguito alla
riflessione sulla educazione alla fede, di cui si trattò nel primo convegno. L´argomento
comporta implicazioni complesse. Il Convegno ha offerto una chiara impostazione di
fondo, che aiuta a liberare la strada per una visione positiva e al tempo stesso rigorosa.
La riproponiamo negli enunciati delle due preziose relazioni e nel dibattito dei gruppi.
L´auspicio è che l´utilizzazione di questo materiale favorisca una crescita ulteriore della
disponibilità delle nostre comunità, e specialmente dei catechisti, a farsi carico della
catechesi dei disabili.
Questo numero del Notiziario vi giunge con un certo ritardo ma in una veste grafica
nuova. Ci auguriamo che essa sia gradita ai lettori. Il volto omogeneo agli altri
notiziari degli Uffici della CEI vorrebbe essere un segno di unitarietà pastorale. Non è
certo una veste esteriore che può decidere di questo, ma anche in queste piccole cose si
può cogliere la volontà di orientarsi verso una reale organicità e osmosi pastorale.
Anche in questa direzione il cammino è ancora lungo, ma la decisione a compierlo è un
dato di fatto. Anche la riflessione che metteremo a tema del nostro prossimo convegno
nazionale dei direttori degli UCD va in questa direzione: ripensare la catechesi nel
quadro nuovo della pastorale, determinato a sua volta dalle nuove coordinate culturali
ed ecclesiali. Ne pubblichiamo qui il programma, in attesa di viverlo in spirito di
profonda comunione e di volontà di rinnovamento