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Catechesi familiare. Comunicato finale dell'Incontro dei Vescovi e Responsabili nazionali della catechesi in Europa


Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi


INCONTRO DEI VESCOVI E RESPONSABILI NAZIONALI DELLA CATECHESI IN EUROPA
"La catechesi familiare in Europa" (Roma, 12-15 aprile 1999)


COMUNICATO STAMPA
Quale "buona notizia" per la famiglia di oggi?


Nell’Europa di oggi la famiglia non è morta, anzi sono molto forti la nostalgia ed il desiderio di "fare famiglia", specie tra i giovani. A partire da questa constatazione del prof. Donati (Università di Bologna), si è sviluppata la riflessione dell’VIII congresso europeo dei vescovi e dei responsabili nazionali della catechesi, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali europee (CCEE). Il convegno, dedicato al tema "La catechesi familiare in Europa", si è tenuto a Roma dal 12 al 15 aprile 1999 ed ha visto la partecipazione della quasi totalità delle 34 Conferenze Episcopali del continente.


La famiglia non incontra nelle nostre società un processo di delegittimazione, piuttosto diventa sempre più una realtà difficile da vivere. I partecipanti al convegno hanno maturato la convinzione che sia fruttuoso e urgente per la Chiesa impegnare le proprie forze per la catechesi familiare.


In realtà i cristiani sono parenti fra loro non tanto per il legame di sangue, ma per la fede. E’ la risposta libera della fede che costituisce la nuova famiglia portata dal Cristo sulla terra. Tuttavia le relazioni proprie della famiglia (tra uomo e donna, tra le generazioni, tra fratelli e sorelle) sono un luogo originario e fondamentale della realizzazione della vita del vangelo. E’ il vangelo vissuto che rende una famiglia una „Chiesa domestica" o „piccola Chiesa".


Pur nella grande varietà delle situazioni in Europa, sono emersi alcuni orientamenti comuni di fondo per la catechesi familiare:
* l’annuncio del vangelo „in casa" porta alla realizzazione delle grandi potenzialità della famiglia e le dona nuova cittadinanza nella società.
* la famiglia non va vista solo come "destinataria" o "oggetto di cura", ma come soggetto–protagonista della propria crescita cri
stiana e della trasmissione della fede.
* in casa si può realizzare quell’unione tra fede e vita che è il fine di ogni evangelizzazione.
* la catechesi familiare deve saper mostrare con serietà le ragioni della fede, senza fermarsi agli aspetti emotivi
* la catechesi familiare deve armonizzarsi con quella scolastica, parrocchiale o dei gruppi e comporta un’adeguata e sostenuta catechesi rivolta ai fidanzati, agli adulti, ai genitori, ai nonni...
* la famiglia non può restare isolata nel suo compito educativo o né può essere caricata di troppe responsabilità.
* la Domenica rappresenta il momento privilegiato per la vita cristiana della famiglia e per questo deve essere difesa e sostenuta sul piano sociale, culturale e politico.
* La catechesi familiare ha la peculiarità di essere „narratio", racconto ai figli della storia della salvezza, come testimonia il libro dell’Esodo.
* Particolare attenzione è da rivolgersi là dove c’è la povertà, l’handicap, la malattia, l’assenza del lavoro... Questa deve anche essere una priorità per la politica familiare


Durante l’incontro europeo spesso sono emersi la tristezza ed il dolore per la tragedia della guerra. Era presente Mons. Gashi in rappresentanza della Conferenza episcopale della Iugoslavia, mentre i delegati dell’Albania, all’ultimo momento, sono stati impediti a venire. Il vento dello Spirito porti pace al nostro continente. L’amore cristiano vissuto nelle famiglie sarà certo un contributo basilare per una società che non scelga più la via della guerra.


Roma, 15 aprile 1999