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Disabilità, Associazioni
Documento del MAS
Area della disabilità uditiva
P. Vincenzo Di Blasio



Ufficio Catechistico Nazionale - disabilità


AREA DELLA DISABILITA’ UDITIVA
a cura di P. Vincenzo Di Blasio



In riferimento alla diversa gravità della minorazione uditiva, del periodo d’insorgenza e della qualità della (ri)educazione, si possono avere due gruppi di non udenti:
1. I sordi (parlanti), che hanno sviluppato il linguaggio orale e comunicano utilizzando la lettura labiale e le protesi acustiche.
2. I sordomuti, che privilegiano la comunicazione visiva, mimico-gestuale e/o la lingua dei segni (LIS).


Per l’educazione religiosa i sordoparlanti possono seguire agevolmente un corso regolare, se vengono messi in condizioni che favoriscano la loro comunicazione: vicini all’insegnante, che deve trovarsi in piena luce e deve utilizzare un linguaggio chiaro e non troppo elaborato. Può risultare utile la titolazione dei video.


I sordomuti necessitano di attenzioni particolari tese a privilegiare la comunicazione visiva: disegni, video, drammatizzazione, sottotitolazione.... Anche i sordomuti si aiutano con la lettura labiale, per cui si consiglia di usare un linguaggio semplice e chiaro, formulando espressioni in forma diretta.


Per tutti è importantissima la forza traente dell’esempio e il far fare, far vivere, più che far imparare.