UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

S.E. Mons. Dante Lafranconi

Il catechista come "acuto conoscitore della persona umana"
(DB 168)
30 Aprile 2010
Due premesse
 
1. Il titolo di questa comunicazione induce a far convergere le considerazioni sulla figura del Cate¬chista e sulla sua capacità pedagogica, che, come si sa, è assai più che l’abilità didattica, anche se da questa non può prescindere. Essa richiede prima di tutto di sta¬bilire una relazione sincera e cordiale con le persone che, nel nostro caso, sono quelle accompa¬gnate dal Catechista alla cono¬scenza del mistero di Cristo (espressione sintetica per indicare la sua persona, la sua storia e il suo insegnamento, la rivelazione del volto di Dio-Trinità, il patri¬monio di grazia che Egli ha af¬fidato alla Chiesa, …), e alla esperienza di vivere come suoi disce¬poli. Il Catechista, infatti, non è solo un maestro che si occupa di insegnare delle verità (l’ambito cognitivo della fede), ma è anche un testimone e, per così dire, un compagno di viaggio delle persone a cui offre il suo ser¬vizio in nome della Chiesa. La sua è opera di educatore e il rapporto educativo – lo sappiamo tutti – richiede come prima condizione di conoscere la persona che si vuole educare.