La pubblicazione, il 2 Febbraio 1970, del Documento di base, Il rinnovamento della catechesi, è stato salutato da unaccoglienza per certi versi entusiasta. Fu il testo di riferimento per lannuncio della fede degli anni 70 e 80: potremmo dire il manifesto del programma dei primi due decenni del rinnovamento postconciliare della Chiesa italiana. Insieme con lEvangelii nuntiandi, esso è diventato il canovaccio per lopera di evangelizzazione dei sacramenti e delle comunità cristiane, precisamente il programma dei due decenni ricordati. Nella Lettera di riconsegna (3 aprile 1988) si tracciava un primo bilancio per un successivo rilancio: proprio in quella lettera ricorreva una sintomatica espressione che affermava la necessità della catechesi di fronte alla probabile obiezione di unaffermazione unilaterale della stessa: «La catechesi non è tutto, ma tutto nella Chiesa ha bisogno di catechesi: la liturgia, i sacramenti, la testimonianza, il servizio e la carità» (n. 6, ECEI 4, 1019). Possiamo prendere quella data come emblematica di un allentamento della tensione catechistica non tanto nella proposta del Magistero episcopale e degli Uffici competenti, ma nella coscienza ecclesiale.