Dopo Le dieci parole di Tullio sui dieci comandamenti, Massimo Camisasca affronta alcune parabole del Nuovo Testamento e - come nel precedente libro - le fa raccontare da un ragazzo di dodici anni, Tullio. Ogni capitolo ne illustra una: la pecora smarrita, i due figli, il seminatore, il figliol prodigo, i due costruttori di case, il fariseo e il pubblicano, il grano e la zizzania, il granello di senape, il buon samaritano, i posti a tavola. Dieci racconti per dieci grandi temi della vita di ogni ragazzo.
Siamo così invitati a riflettere su quanto accade, assieme alle persone che ci stanno vicino. Partendo da quelle esperienze che sono valide per ogni ragazzo e che sono in grado di parlare e di essere attuali anche per i bambini nativi digitali. L'opera si sviluppa su tre piani: il racconto, i disegni, le citazioni evangeliche.
Tre modalità diverse, ma complementari per accostare l'unica realtà delle parabole.
Massimo Camisasca, nato a Milano nel 1946, si è laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano nel 1970. Ordinato prete nel 1975, ha insegnato filosofia nei licei e all’università. Nel 1985 ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, i cui membri sono sacerdoti missionari che vivono in piccole case in tutto il mondo. Dal 2012 è vescovo di Reggio Emilia - Guastalla. È autore di oltre cinquanta libri tradotti in diverse lingue.